Dopo mesi di grigiore&inattività, rischiarati
soltanto da qualche sessione giocata su Hangouts, ieri sera il deprimente
periodo è stato interrotto: complici le feste natalizie, il mio storico gruppo
di gioco si è finalmente riunito (quasi) al completo, e siamo pure riusciti a
giocare per cinque ore abbondanti (che a me sono peraltro sembrate durare un
attimo).
Era già un po’ che mi frullava per la testa l’idea
di un dungeon (non proprio mega, ma quasi) di sapore vagamente mediorientale. Come
sistema ho optato per Labyrinth Lord (con qualche regola casalinga), e così l’eterogeneo
gruppetto formato da Aldor l’elfo, Dwalin il nano, Geoff il chierico e Beowulf
il guerriero è partito dal rifugio sicuro rappresentato dall’Oasi di Akkad per
cercare la fortuna negli oscuri cunicoli del Sepolcro e nelle rovine della
città che sopra di essi è sorta.
Era davvero tanto che non si giocava assieme in
stile “Vecchia scuola” (nonostante io avessi negli ultimi anni fatto invece esperienza
con gli amici milanesi), e qualche scelta azzardata, come per esempio
rinunciare a seguaci e mercenari («troppa confusione») e affrontare avversari
troppo pericolosi per avventurieri del primo livello ha portato alla prematura
dipartita di Geoff (ridotto ad un guscio senza vita dal tocco malefico di un
wight). Lo sventurato chierico è stato velocemente sostituito da Fahred il ladro
e le esplorazioni sono riprese con rinnovato entusiasmo.
Solo al termine della sessione è caduto anche
Beowulf, sopraffatto dal letale veleno di un grosso e brutto ragno, e subito
dopo la conta dei tesori ritrovati ci siamo fermati per sopraggiunta stanchezza
e necessità di un buon sonno (non eravamo tutti in ferie, dopotutto).
Non so se riusciremo mai a giocare ancora a questa
campagna, anche se personalmente non mi dispiacerebbe provare ad andare avanti
su Hangouts, ma per il Deserto di Cenere ho comunque diversi progetti; e se
sarò soddisfatto dei risultati ne parlerò senz’altro in questa sede!