lunedì 30 dicembre 2013

Deserto di Cenere

Dopo mesi di grigiore&inattività, rischiarati soltanto da qualche sessione giocata su Hangouts, ieri sera il deprimente periodo è stato interrotto: complici le feste natalizie, il mio storico gruppo di gioco si è finalmente riunito (quasi) al completo, e siamo pure riusciti a giocare per cinque ore abbondanti (che a me sono peraltro sembrate durare un attimo).
Era già un po’ che mi frullava per la testa l’idea di un dungeon (non proprio mega, ma quasi) di sapore vagamente mediorientale. Come sistema ho optato per Labyrinth Lord (con qualche regola casalinga), e così l’eterogeneo gruppetto formato da Aldor l’elfo, Dwalin il nano, Geoff il chierico e Beowulf il guerriero è partito dal rifugio sicuro rappresentato dall’Oasi di Akkad per cercare la fortuna negli oscuri cunicoli del Sepolcro e nelle rovine della città che sopra di essi è sorta.
Era davvero tanto che non si giocava assieme in stile “Vecchia scuola” (nonostante io avessi negli ultimi anni fatto invece esperienza con gli amici milanesi), e qualche scelta azzardata, come per esempio rinunciare a seguaci e mercenari («troppa confusione») e affrontare avversari troppo pericolosi per avventurieri del primo livello ha portato alla prematura dipartita di Geoff (ridotto ad un guscio senza vita dal tocco malefico di un wight). Lo sventurato chierico è stato velocemente sostituito da Fahred il ladro e le esplorazioni sono riprese con rinnovato entusiasmo.

Solo al termine della sessione è caduto anche Beowulf, sopraffatto dal letale veleno di un grosso e brutto ragno, e subito dopo la conta dei tesori ritrovati ci siamo fermati per sopraggiunta stanchezza e necessità di un buon sonno (non eravamo tutti in ferie, dopotutto).


Non so se riusciremo mai a giocare ancora a questa campagna, anche se personalmente non mi dispiacerebbe provare ad andare avanti su Hangouts, ma per il Deserto di Cenere ho comunque diversi progetti; e se sarò soddisfatto dei risultati ne parlerò senz’altro in questa sede!