giovedì 4 settembre 2014

Der Eine Ring

Settembre. È tempo di mettersi a pensare alla nuova campagna da giocare con i miei amici tedeschi, sperando di avere stavolta migliore fortuna dell’anno scorso. Ho capito che la Vecchia Scuola non ha qui molti adepti (o quantomeno non sono riuscito a trovarli), e occorre quindi che io scenda a più miti consigli in materia di stile di gioco.
Certo che la tentazione tolkieniana resta potente, e pur prediligendo, per una futura campagna con il mio gruppo storico, Rolemaster come sistema per la Terra di Mezzo, una vocina sussurra al mio orecchio: «Perché non adottare qui in Germania l’Unico Anello?»

L’idea non è affatto male. Almeno due dei miei giocatori tedeschi sono praticamente novellini, e so di non poter infliggere loro sistemi complessi (come appunto RM); l’Unico Anello, d’altro canto, mi permetterebbe di restare in ambito tolkieniano e di avere nel contempo un gioco bello, semplice e di cui esiste una traduzione in tedesco. Un compromesso accettabile e un buon esercizio di masterizzazione nella Terra di Mezzo in attesa della campagna che prima o poi vi ambienterò (però stavolta con RM).

Sto quindi seriamente prendendo in considerazione l’idea di ordinarmi Der Eine Ring (così suona il titolo tradotto). Il tedesco è tra l’altro una lingua particolarmente adatta alla materia tolkieniana: avevo letto tanti anni fa una traduzione del Signore degli Anelli ed ero rimasto colpito dalla vicinanza con l’originale inglese; vicinanza molto superiore a quella della pur ottima traduzione italiana (e in francese come suona? Prima o poi dovrò togliermi anche questa curiosità).

Der Eine Ring, quindi. Al lavoro!

4 commenti:

  1. E' giusto di recente pubblicazione una nuova edizione del gioco che non stravolge la prima edizione, se non ho capito male si tratta di qualche regola rivista o poco più... L'avranno già tradotta in tedesco?

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    1. Non che io sappia... E tra l'altro leggendo qualche recensione sono venuto a sapere che l'edizione tedesca prevede un manuale unico (nel quale sono raccolti i due dell'edizione originale), un'unica mappa (quella del Master), nessun dado e moltissimi refusi!
      Per fortuna esiste un pdf con le correzioni...

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  2. Un consiglio buttato lì: lascia stare gli elfi. Nel senso dei personaggi giocanti. Per quanto in The One Ring siano ritratti splendidamente, ho sempre trovato che tutti gli elfi di Tolkien (da Galadriel a Legolas, da Beleg Cuthalion ad Arwen) siano su un altro piano rispetto alla gente normale (hobbit, neni ed umani), anche rispetto ad Aragorn (che, come dire, non è proprio l'ultimo arrivato nella Terra di Mezzo). Inserirli nel gruppo giocante, e quindi portarli al livello delle persone più comuni, secondo me, toglie un po' di quella meraviglia che pervade l'ambientazione tolkeniana...

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  3. Come giocare gli elfi della Terra di Mezzo? Vexata quaestio.
    Un tempo sarei stato senza dubbio della tua opinione (specialmente per quanto riguarda la futura campagna a Rolemaster), ma ora mi faccio molti più scrupoli nel limitare le scelte dei giocatori. Nell'unico Anello, poi, le razze giocabili sono solo sei: se ne togliamo una il ventaglio di possibilità si restringe davvero parecchio.
    La questione della priorità dell'ambientazione sui giocatori, o viceversa, è assai spinoso, e probabilmente varrà la pena di dedicargli un post apposito.

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