Ecco il dipinto per il quale Lothar sembra essere disposto a sborsare un bel po' di quattrini: un T.S. originale! |
I PROTAGONISTI
Lothar, ranger normanno
Namil, cacciatore sidhe
Sealas, mago sidhe
Valdemar, stregone normanno
Ma
che fine hanno fatto i livelli dei personaggi? Non avevano tutti raggiunto il
sesto? Eccome se lo hanno raggiunto. Per questa sessione (peraltro assai
breve), però, ho proposto agli amici un esperimento. Anziché giocare
utilizzando le regole di Rolemaster, abbiamo proseguito l’avventura con una
versione assai semplificata di Burning Wheel. Si è trattato solo di un
assaggio: in realtà occorrerebbero diverse sessioni per padroneggiare il
sistema e per farsi veramente un’idea delle sue potenzialità, e mi auguro che
il gruppo sia interessato a conoscerlo meglio.
Ma
ora torniamo alla campagna vera e propria. Dopo aver ascoltato la conversazione
tra i due avventori nella locanda dove hanno preso alloggio, i Nostri
subodorano guai in quantità, e Lothar si affretta a raggiungere il duo ormai in
procinto di rincasare per rivolgere qualche garbata domanda: è davvero così
grande la statua di cui parlano? È possibile vederla? Dove si trova? L’unico
modo di osservarla, viene spiegato al ranger, è entrare nel palazzo reale: è lì
che la statua è stata collocata.
Mettendo
insieme le notizie di recente acquisite (il re che non sembra più se stesso; la
guerra con Burgund, conflitto inviso alla popolazione locale; l’esilio del
grande sacerdote di Wotan dopo che questi aveva convocato i fedeli a preghiera
affinché il re ritrovasse il senno apparentemente perduto; l’assassinio del
medesimo grande sacerdote ad opera di misteriosi sicari inviati da un
altrettanto misterioso mandante; la statua, dono del re di Tor’ran, altro
nemico di Burgund... di carne al fuoco ce n’è in abbondanza), gli avventurieri
decidono che è d’uopo raccogliere maggiori informazioni, specialmente riguardo
al motivo che li ha spinti nei Domini Antichi (come viene chiamato il regno nel
quale ora si trovano): reperire qualche traccia che li porti alle due armi
mancanti di Thingol Lamadigelo. Ciò è forse possibile presso la biblioteca di
una certa Dama Ingrid, un’anziana signora che ama l’arte e le cose belle, che
protegge e finanzia gli artisti e che possiede, si dice, una formidabile
raccolta di antichi e preziosi tomi.
Sapendo
che Dama Ingrid ha una vera passione per gli oggetti d’arte, Lothar si mette
alla ricerca di una bottega dove acquistare un dono che permetta al gruppo di
ingraziarsi la mecenatessa (si dice?) e quindi di accedere alla di lei
biblioteca. Valdemar s’adopera intanto per farsi invitare a Villa Beltade,
residenza della signora, e Sealas cerca di reperire notizie che riguardino gli
oggetti sidhe che i Nostri vanno cercando. Il ranger trova l’atelier di un
pittore, ma il costo dei quadri è davvero alto: almeno una trentina di reali d’oro
(che traduciamo in un tiro di Risorse Ob3 per BW): occorre pensarci bene, prima
di fare un acquisto del genere.
Valdemar,
tramite il sarto dal quale si è fatto appena fare un abito nuovo, riesce ad
ottenere un invito per il tè a casa della Dama (anche in questo caso abbiamo
usato i Contatti/Circles di BW), mentre Sealas non è in grado di cavare un
ragno dal buco. E qui viene il bello: il fallimento del mago mi dà infatti l’opportunità
di inserire qualche gustosa complicazione, che non anticipo per non rovinare la
sorpresa ai miei giocatori.
Qui
ci siamo fermati: Valdemar ha un invito per il giorno seguente, Lothar non sa
se valga davvero la pena di spendere tutti quei soldi (e magari rischiare di
vedere ridotte le proprie Risorse) e Sealas... beh, di Sealas scriverò senz’altro
nel prossimo resoconto!
IL
CIMITERO
† Heimdall
Bardo
normanno, morto dissanguato durante un disperato combattimento contro i Signori
dei Ratti.
«La
sua ugola d’argento è stata zittita per sempre».
Giorno
10, Primo mese delle stelle, anno 1257.