A me il round di un minuto piace un sacco.
So che ci sono molti detrattori di questa trovata,
e in effetti lo stesso D&D Basic (in entrambe le edizioni) utilizza invece
round di 10 secondi l’uno. In AD&D un round dura un intero minuto (mentre
il turno resta di 10 minuti), e pur sembrando questo a qualcuno un tempo
eccessivo, a me sembra che sia perfettamente in linea con la grande astrazione
che è il sistema di combattimento.
Gary Gygax si scaglia più volte contro il realismo
(come si è detto parlando dei punti ferita), e allora perché non considerare
che quel minuto davvero possa “irrealisticamente” rappresentare il tempo
necessario ad estrarre un’arma, scambiare qualche colpo con un avversario, tirare
un momento il fiato e magari muoversi di qualche metro? So per esperienza che i
combattimenti “reali” tendono ad essere brevi e brutali (e terribilmente
stancanti), ma in fin dei conti qual è il problema?
Le edizioni più recenti ci hanno tra l’altro
abituati ad infarcire quei round di 10 secondi di una sequenza improbabile di azioni
sempre più spettacolari; se accetto ciò (e non vedo perché non dovrei farlo, se
decidessi di usare uno dei suddetti sistemi), allora perché non accettare il
round di un minuto ad AD&D?
Il dubbio può semmai sorgere in relazione alle
distanze di movimento: un personaggio senza armatura può muovere in un round (un minuto) solo 36m, il che è tanto per certi versi (con 36m di movimento arrivi quasi dove vuoi sul campo di battaglia, presupponendo uno scontro in spazi ridotti, come per esempio un dungeon), ma poco per altri (36m in un minuto?? Ma cos’è, una lumaca?); le distanze poi si riducono a seconda dell’armatura indossata: 27m con cotta di maglia o armatura di scaglie, 18m con armatura a bande o armatura di piastre e così via.
Sarà anche impacciato, ma forse riesce a percorrere più di 18m in un minuto... |
Qui ci si addentra però in un altro terreno
minato, il movimento, appunto, sul quale tornerò senz’altro in futuro (qualcuno
ha provato a testare empiricamente il sistema di movimento di AD&D, con
risultati esilaranti).
Un minuto di round permette tra l’altro ai personaggi
di intraprendere azioni più complesse senza necessità di suddividerle tra
diversi segmenti di tempo (per esempio scassinare una serratura, uccidere un
nemico addormentato, estrarre e caricare una balestra); personalmente mi piace
questa scansione “a maglie larghe”, e mi sembra che conceda più libertà di
scelta ai giocatori, che non si trovano prigionieri dell’implacabile meccanismo
dei round di dieci secondi.
È ovvio che sistemi diversi propongano diverse
suddivisioni del tempo d’azione (che cosa sarebbe il turbinante combattimento
di The Riddle of Steel senza i round di 1-2 secondi?), ma più gioco ad
AD&D, più mi convinco che i round lunghi non sono un errore, bensì una
caratteristica che rende il gioco molto più interessante.
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