Ecco finalmente anche il riassunto delle
cinque sessioni finora giocate alla campagna della Fortezza (le cui premesse e
regole specifiche possono essere trovate rispettivamente qui e qui).
Tutto ha inizio un freddo giorno di
marzo, quando Etheliel la druida elfa, Astian il guerriero umano, Grigorij il
chierico di Tyche (un PNG) e due villici desiderosi d’avventure, Lari e Mari, s’incamminano
di buon’ora verso le rovine del monastero, dove si narra siano sepolti grandi
tesori (tra i quali la tanto favoleggiata gemma dell’abate, mai ritrovata in
tanti secoli), e dove si spera di reperire qualche indicazione su come
raggiungere la misteriosa Fortezza. L’esplorazione dell’edificio ora diroccato avviene senza incidenti, se si escludono uno scontro con qualche cadavere
ambulante e una breve scaramuccia con una nidiata di affamati millepiedi
giganti.
I Nostri trovano velocemente la porta
che conduce al sottosuolo, e imboccano senza titubanze la stretta scala che si
perde nell’oscurità. Una volta giunti al complesso sotterraneo, i tre avventurieri
e i loro due mercenari-contadini ispezionano con cautela diverse stanze prima d’incappare
nel covo di un nutrito gruppo di tizi bardati di nero e guidati da un sacerdote
oscuro; qui la cautela viene gettata alle ortiche e nasce un durissimo
combattimento, al termine del quale gli avversari sono ridotti da undici a tre,
e i nostri eroi sono tutti privi di conoscenza o si sono arresi. I poveri Lari
e Mari vengono spacciati senza pietà dai vincitori, mentre Etheliel, Grigorij e
Astian (l’unico tuttora cosciente) vengono legati e rinchiusi in uno stanzino
buio.
Non c’è male come inizio!
Durante le ore seguenti anche i
catturatori se la vedono brutta, però, e subiscono l’attacco di qualche
creatura che lascia dietro di sé solo tetro silenzio. Una volta ripresisi e
recuperate le forze, i Nostri non hanno difficoltà ad uscire dall’improvvisata
prigione, e si mettono in cerca dei propri averi. Recuperati, in parte, questi
ultimi, i tre superstiti si dirigono verso la superficie, ma incappano in un
gruppo di cadaveri ambulanti dei quali le invocazioni di Grigorij non riescono
ad avere ragione (ci fosse riuscito almeno una volta!). L’assalto degli
zombi lascia sul campo sia Astian che il chierico di Tyche (che per essere la
Signora della Fortuna non è stata molto d’aiuto), ed è Etheliel l’unica a
salvarsi. L’elfa riesce in qualche modo anche a recuperare il cadavere di
Astian, al quale dà degna sepoltura poco distante dalle mura del monastero.
Nei giorni successivi, Etheliel torna al
santuario di Tyche per avere assistenza, rivela la presenza di nemici
inaspettati e riceve aiuto sotto forma di banditori che visitano la vicina
città di Gukovo alla ricerca di spiriti audaci disposti ad affrontare i
pericoli che si annidano nel sottosuolo.
Al momento di ripartire, cinque giorni
dopo, Etheliel ha finalmente trovato un fedele lupo che l’accompagni nei suoi
viaggi (l’animale viene chiamato Akar), un coraggioso guerriero di nome Harper
e, richiamato dai banditori, un gruppetto di aspiranti eroi costituito
soprattutto da gente del posto (sono Lev, Irina, Olga, Lara e Blot lo gnomo,
che in contrasto con le regole dei semiumani è un semplice personaggio di
livello 0).
Il nutrito manipolo torna al monastero,
penetra nel sottosuolo, sgomina facilmente una banda simile a quella che aveva
catturato Etheliel e i suoi amici, ottiene dai superstiti informazioni sulla Fortezza
e su un prigioniero che, si decide, dev’essere liberato, e scende fino al
secondo livello sotterraneo. Segue qualche rapida perlustrazione alla ricerca
del prigioniero (che si sa essere custodito ancora più sotto), e quindi i
Nostri trovano una scala che conduce verso il basso. Il problema è
rappresentato da un’orda di una dozzina di zombi che viene scoperta lungo la
via, e l’unica soluzione è una precipitosa fuga verso l’alto. Tornati al secondo
livello, gli avventurieri e i loro alleati (dei quali Lara e Irina sono ferite
e prive di conoscenza) vengono attaccati da una creatura che apparentemente
sembra un “normale” cadavere ambulante, ma che invece, una volta abbattuto, si
rialza come se nulla fosse, provocando un’ondata di puro terrore nel cuore di
tutti i presenti. E ovviamente tutti falliscono il Tiro Salvezza! I dadi ci
aiutano a determinare in che direzione si lancia ciascuno: Etheliel e Harper
puntano immediatamente verso la superficie, seguiti da Lev; Olga s’infila in
una porta; Blot torna verso il terzo livello; Lara e Irina, prive di
conoscenza, restano dove sono.
Solo i primi tre riemergono alla luce
del sole, e fanno rapido ritorno al villaggio di Krym, dove riorganizzarsi in
vista di un prossimo tentativo. Qui gli avventurieri trovano Bór, un chierico
nano amico di Harper, che accetta volentieri di unirsi al gruppo (abbiamo così
tre giocatori).
L’incursione successiva porta al
ritrovamento del misero Blot, che, terrorizzato, è riuscito in qualche modo a
sopravvivere, e viene addirittura convinto a tornare nel sottosuolo con i
Nostri (e poi dicono che il Carisma è una caratteristica inutile!); l’orda di
zombi del terzo livello viene facilmente sconfitta con l’aiuto dell’ardente
fede di Bór e il prigioniero (un sacerdote mezzelfo del santuario di Tyche)
viene localizzato e liberato. Sulla via del ritorno, però, il gruppo subisce l’attacco
di numerosi ragni feroci, i quali avvelenano diversi dei Nostri. Ironia della
sorte, l’unico a fallire il fatidico Tiro Salvezza è proprio il chierico testé liberato,
che muore prima di essere ricondotto al santuario. Dadi cinici e bari.
Trascorre circa una settimana, durante
la quale Bór compie l’addestramento per passare al secondo livello (la
consuetudine vuole che i nuovi arrivati abbiano lo stesso totale di punti
esperienza del personaggio del gruppo che ne ha meno. Bór riesce così,
nonostante l’handicap, e grazie alla bassa soglia d’esperienza richiesta ai
chierici, a passare di livello dopo una singola sessione!), e quindi si decide
di tentare la fortuna nella Fortezza vera e propria (il gruppo è entrato in
possesso di qualche informazione sulla posizione del misterioso complesso sotterraneo),
tralasciando di completare l’esplorazione del monastero. L’ingresso della
Fortezza viene davvero trovato, e i Nostri si addentrano nella minacciosa tenebra
dei suoi tetri cunicoli. Vengono fatte inquietanti scoperte e affrontati
diversi nemici, tra i quali c’è un altro gruppo di quei tizi bardati di nero, ma dopo diverse ore nel sottosuolo prevale l’opinione che la Fortezza sia un posto
ancora troppo pericoloso, e che forse è meglio terminare l’ispezione del
monastero (nonché recuperarne i tesori).
I Nostri fanno quindi ritorno alle
rovine dell’edificio un tempo dedicato al Dio della Guardia, Stymtar, e
cominciano con l’esplorazione delle zone non ancora visitate. Esplorazione che
dura poco, perché il gruppo suscita le ire di una nidiata di scarabei giganti e solo
una rapida ritirata, i corpi esanimi degli amici feriti in spalla,
impedisce che la situazione volga al peggio.
Si torna quindi a Krym per riposare. Dopo
qualche giorno, per cambiare un po’, si decide di perlustrare alcuni
obelischi segnati su una mappa che i Nostri hanno acquistato di recente. I monumenti
sovrastano altrettanti sepolcri: il primo contiene solo tombe vuote e segni del
passaggio di animali; il secondo è chiuso e presenta uno strano simbolo, metà sole
e metà luna; il terzo contiene grandi ricchezze ma è anche evidentemente la
tana di qualche creatura. Il padrone di casa si presenta infatti sul più bello,
e anche stavolta la discrezione si dimostra la parte migliore del valore (in
particolare Blot lo gnomo dà prova di grandi doti atletiche).
I Nostri sono un po’ scoraggiati (e i
giocatori cominciano a mugugnare, accusandomi di far incontrare loro solo
avversari troppo forti. Quanto è spietata la Vecchia Scuola!); si sente la
necessità di uno specialista che sappia cavarsela in situazioni che richiedono
sveltezza e mano ferma (un ladro, insomma), e dopo qualche ricerca viene
trovato il candidato ideale: ecco aggiungersi al gruppo Anton (un PNG).
Gli avventurieri a questo punto si
sentono sufficientemente muniti da affrontare di nuovo il monastero (anche se
vengono formulati piani molto interessanti per l’eliminazione della bestiaccia
del terzo obelisco): entrano, trovano alcune stanze segrete dalle quali
recuperano diversi tesori di valore religioso e infine càpitano nella tana del
verme-iena che l’estate scorsa aveva distrutto un intero gruppo! Gli otto
attacchi della creatura non mancano di suscitare costernazione e qualche
rinnovato mugugno, ma alla fine il mostro viene sconfitto senza che il gruppo abbia subito
perdite, e qui s’interrompe la sessione.
Vedremo adesso come andranno avanti le
cose: sia Harper che Etheliel hanno punti esperienza sufficienti per passare al
secondo livello, quindi presumo che vorranno tornare alla civiltà per l’addestramento.
Sempre che riescano ad uscire vivi dal
monastero!
E come consuetudine, ecco un glorioso
riepilogo di tutti i caduti della campagna (per amore di completezza ho incluso
il gruppo divorato l’estate scorsa dal verme-iena: the more the merrier!).
IL CIMITERO
†
Enil,
mago/guerriero elfo, divorato da un verme-iena nei sotterranei del monastero di
Stymtar. 13 marzo 1268.
†
Hannah, guerriera umana, divorata da un verme-iena nei
sotterranei del monastero di Stymtar. 13 marzo 1268.
†
Lily,
ladra halfling, divorata da un verme-iena nei sotterranei del monastero di
Stymtar. 13 marzo 1268.
†
Rupert, chierico umano di Tyche, divorato da un
verme-iena nei sotterranei del monastero di Stymtar. 13 marzo 1268.
†
Lari,
cugino di Mari, contadino desideroso d’avventura, ucciso a sangue freddo dai
cultisti nei sotterranei del monastero di Stymtar. 25 marzo 1268.
†
Mari,
cugino di Lari, contadino desideroso d’avventura, ucciso a sangue freddo dai
cultisti nei sotterranei del monastero di Stymtar. 25 marzo 1268.
†
Astian, guerriero umano, divorato da due zombi nei
sotterranei del monastero di Stymtar. 27 marzo 1268.
†
Grigorij, chierico umano di Tyche, ucciso dagli zombi nei
sotterranei del monastero di Stymtar. 27 marzo 1268.
†
Olga,
mercenaria al servizio della chiesa di Tyche, uccisa e divorata da due gnoll
nei sotterranei del monastero di Stymtar. 3 aprile 1268.
†
Lara,
mercenaria al servizio della chiesa di Tyche, scomparsa nei sotterranei del
monastero di Stymtar. 3 aprile 1268.
†
Irina, contadina desiderosa d’avventure, scomparsa nei
sotterranei del monastero di Stymtar. 3 aprile 1268.
†
Kelen, chierico mezzelfo di Tyche, morso da un ragno nei
sotterranei del monastero di Stymtar, 4 aprile 1268.
Ci sarebbe da dire che Rupert ha piegato le sbarre del prigioniero a mani nude ...e che Astian è stato lasciato morire dalla "prode" druida, a cui sembrava una buona idea lasciare il corpo di Astian a terra per tenere la porta aperta...
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