The Riddle of
Steel non è un gioco della vecchia scuola (anche soltanto dal punto di
vista anagrafico), ma è comunque un gran gioco, di quelli che ti avvincono e
non ti mollano più. Ebbi la ventura di acquistarne una copia una decina di anni
fa, e con i miei amici giocammo una bellissima campagna molto influenzata dai
romanzi di Martin (parliamo del 2006-2007), e congelata lì, in attesa di essere
un giorno ripresa: i personaggi in fuga mentre alle loro spalle il castello di
famiglia arde avvolto dalle fiamme.
Con il tempo finii per comprare quasi tutti i
supplementi usciti, ed ero in trepidante attesa delle regole aggiornate sulla
magia (il favoleggiato Sorcery and the
Fey ) quando la casa editrice chiuse i battenti. Ne rimasi davvero
dispiaciuto, e in tutti questi anni non avevo smesso di sperare che avvenisse
qualche miracolo e che TRoS ritornasse in vita.
E il miracolo, in un certo senso, è avvenuto: è
stato con grande gioia che ho appreso qualche giorno fa della pubblicazione di
un successore di TRoS. Come scrive Qilong, infatti, la Iron Throne Publishing
ha appena dato alla luce Blade of the
Iron Throne. Si tratta di una nuova edizione, emendata delle incongruenze e
leggermente modificata, specialmente nell’approccio alla magia, di The Riddle of Steel, e consiglio
caldissimamente a tutti quanti di scaricarla (gratuitamente!) e di leggerla,
anche solo per curiosità.
Non sono riuscito finora a studiarmi per bene
tutti i cambiamenti, ma mi sembra che sia stato fatto un grande lavoro di
revisione, calcando ancora più la mano sull’aspetto Sword&Sorcery del
gioco: un sistema di combattimento realistico e letale, una magia oscura e
pericolosa, personaggi che affidano il proprio destino alla lama affilata della
spada. Non è un gioco per deboli di cuore!

E ora vi lascio con le immortali parole dell’unico,
vero Conan. E se lo dice lui, non è concesso dubitare!
Grazie :)
RispondiEliminaQuesto è bene!
RispondiEliminaMi son letto (più o meno) tutto il manuale (ammetto d'aver sorvolato il capitolo sull'ambientazione proposta...), ora la domanda (dato che non mi sembra poi molto diverso da TROS) è: se l'Old School non è solo un criterio temporale (1996 ho letto da alcune fonti), ma è, a stringere, "libertà di scelta", cosa pone sia TROS che BLADE al di fuori dell'Old School? (domanda da ignorante, sorry...)
RispondiEliminaDefinire l'Old School potrebbe tenerci impegnati per le prossime settimane... Il criterio temporale pone un limite prima della metà degli anni '80 (la data precisa è ovviamente controversa), ma tralasciando questo aspetto, quello che mi pare meno "vecchia scuola" in TRoS/Blade sono le meccaniche di meta-gioco come le Passioni (e il Drama su tutte).
RispondiEliminaComunque, vecchia scuola o meno, mi sembra un gran bel gioco!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCrom!
EliminaAssolutamente gran bel gioco!
Però per gli ignoranti come me (che non hanno nemmeno voglia di leggersi paginate e paginate di discussioni forumistiche -crasi di forum e mistiche- su che cosa sia la Vecchia Scuola) potresti dedicare uno o due post all'argomento...
P.S.: elimino e rispondo causa garbugli informatici!
:)
Un'eccellente definizione degli aspetti più caratteristici della Vecchia Scuola la si può trovare sull'ottimo blog Terre Tormentate: http://terretormentate.wordpress.com/2013/01/06/repost-manifesto-del-martedi-sera-sandbox-old-school-edizione-del-mercoledi/
EliminaC'è poi un forum tutto italiano dedicato all'argomento (http://theroaringoldschool.forumfree.it/), e per chi ha voglia di approfondire posso solo consigliare caldamente di cominciare dal monumentale blog Grognardia, specialmente qui (http://grognardia.blogspot.it/2008/04/on-oracular-power-of-dice.html) e qui (http://grognardia.blogspot.it/2008/04/how-dragonlance-ruined-everything.html).
Il motivo per cui non dedico post specifici all'argomento è che vorrei evitare di smarrirmi nel mare magnum delle definizioni di Vecchia Scuola, oltre a preferire per Rexque Futurus un taglio meno teorico!