
L’idea di base è semplice: sepolto sotto le sabbie
del deserto si trova un complesso sotterraneo pieno di pericoli e di ricchezze.
Il complesso sotterraneo, che viene comunemente chiamato il Sepolcro, è situato
al centro di un’area abitualmente battuta da terribili tempeste di sabbia;
soltanto durante un periodo di tempo delimitato, vale a dire all’incirca
tre-quattro mesi l’anno, le tempeste si placano a sufficienza da permettere a
carovane di coraggiosi, avidi e/o disperati avventurieri di raggiungere l’oasi
di Akkad, l’unica nel raggio di decine di miglia. Da qui è possibile accedere
al Sepolcro, e qui, per la durata di quei tre o quattro mesi, si costituisce
una variopinta comunità di avventurieri, mercenari, predoni, mercanti e
tombaroli.
Ogni tanto una nuova carovana raggiunge l’oasi per
portare nuovi esploratori, notizie dal mondo, mercanzia di ogni genere e
soprattutto cibo.
Chiunque riesca a sopravvivere ai pericoli del
Sepolcro e a non farsi turlupinare dai mercanti dell’oasi si porterà a casa un
bottino degno di un principe, che potrà dilapidare con tutto comodo nei mesi
che passeranno prima della partenza delle nuove carovane...
Il sistema di gioco scelto per l’occasione è
Labyrinth Lord, con qualche regola casalinga. Le più vistose tra queste
riguardano i ladri e gli halfling, per i quali ho pescato abbondantemente da
Lamentations of the Flame Princess.
Un succintissimo sunto della prima sessione lo
trovate qui, e la seconda non si farà attendere. Promesso!
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