E in tutto questo putiferio Myrkul se la ride... |
Un
riassunto della sessione precedente lo potete trovare qui.
I PROTAGONISTI
Kelek, chierico/guerriero gnomo di
livello 2°/1°
Chanadarnya, paladino umano di livello 2°
Fahred, ladro umano di livello 2°
Dwalin, guerriero nano di livello 2°
(PNG)
Morin, sacerdotessa umana di livello
3° (PNG)
Clughacha, guerriero umano di livello 1°
(PNG)
Basil Rru, mercenario umano, fratello di
Cruni
Cruni Rru, mercenario umano, fratello di
Basil
Rimasti
all’oasi
Aldor, mago/guerriero elfo di
livello 1°/1° (PNG)
Sessione
di lutti e di trionfi, questa! Il gruppo ha perso ben due dei suoi, ma è anche
riuscito ad assestare un durissimo colpo ai ghoul, espugnando quella parte di
Sepolcro che viene giustamente chiamata “Tempio dei ghoul”. Ecco che cosa è
successo.
Al
loro rientro all’Oasi di Akkad, la volta scorsa, i Nostri si erano affrettati a
tornare alle tende per riposare. Qui trovano Kelek, che si prodiga con i suoi
poteri curativi per rimettere in sesto il povero Chanadarnya, il più malridotto
della compagnia, mentre Fahred decide di trascorrere un paio d’ore alla taverna
nella speranza di ricevere qualche informazione utile. Il ladro non apprende
alcunché di nuovo sul Sepolcro, ma gli giunge alle orecchie la notizia che uno
dei mercanti di Elturel è disposto a comprare pergamene d’incantesimi (purché
di livello non inferiore al quarto), pagandole assai profumatamente. E visto
che il povero Fahred non ha neanche i soldi per pagarsi l’addestramento al
terzo livello, l’idea di qualche guadagno extra gli rallegra senz’altro la
serata.
La
mattina seguente, al sorgere del sole, il gruppo sta già percorrendo l’ormai
familiare sentiero tra i colli a Nord dell’oasi; il tempio in superficie, dove
i Nostri erano sbucati durante l’esplorazione del giorno prima, viene raggiunto
senza incidenti, anche se Fahred non manca di notare la scomparsa dei resti del
ghoul da Dwalin ucciso proprio lì davanti. Una rapida perlustrazione suggerisce
che il cadavere potrebbe essere stato portato via da qualche divoratore di
carogne, e senza perdere altro tempo i nostri eroi si addentrano nell’edificio (la
cui porta segreta avevano lasciato saggiamente socchiusa), e scendono al
livello sottostante.
Kelek
è dell’opinione che sia meglio controllare il corridoio che si dirama verso
Sud-Ovest, ma Chanadarnya e Fahred preferiscono invece affrontare subito i tizi
incappucciati del grande tempio sotterraneo scoperto ieri, e questa linea
d’azione alla fine prevale. Giunti all’entrata secondaria del tempio, i Nostri
si fermano solo per dare il tempo a Morin di tracciare un glifo di guardia sull’uscio (la sacerdotessa utilizza la pergamena
d’incantesimi trovata durante una precedente spedizione), e quindi si prova a
percorrere la grande navata al fine di avvicinarsi di soppiatto al sestetto di
figure intente a pregare presso l’altare. L’idea non è proprio brillante:
l’unico che non indossi un’armatura di metallo è Fahred, e, nonostante il loro
cantilenare, gli incappucciati (che volgono le spalle alla navata) si accorgono
ben presto degli intrusi. Mostrandosi quantomeno rapidi, se non proprio
avveduti, i nostri eroi lanciano il loro assalto: Chanadarnya, Fahred e Dwalin
attaccano con archi e balestre, Clughacha, seguito dai fratelli Rru, chiude
rapidamente le distanze per usare il suo spadone, Kelek lancia frettolosamente
una benedizione e Morin legge dalla
sua pergamena l’incantesimo di blocca
persona, cercando di paralizzare così tre avversari. I quali, però, si
rivelano essere tutti ghoul (anzi: uno di loro è un ghast), e la magia
utilizzata dalla sacerdotessa va così sprecata. Sorpresa! Pare che nessuno dei
giocatori si aspettasse di trovare dei ghoul nel “Tempio dei ghoul”, e il
contrattacco delle creature, nessuna delle quali è stata abbattuta dalle armi
dei Nostri, lascia metà del gruppo a terra: Fahred e Basil sono sanguinanti e
privi di conoscenza, mentre Kelek e Cruni hanno dovuto soccombere al tocco
paralizzante dei non morti. La situazione non è allegra.
Morin
riesce ad invocare il potere della sua dea e a volgere in fuga i ghoul, ma
viene immediatamente messa fuori combattimento dal ghast, che si avventa quindi
su Dwalin. Il nano resiste e ottiene soccorso da Clughacha (Chanadarnya è
anch’egli al suolo paralizzato), e i due riescono a ridurre l’avversario così a
malpartito da indurlo ad abbandonare il combattimento e a cercare salvezza
nella fuga. Non c’è però tempo da perdere: i compagni caduti vengono quanto più
velocemente possibile trascinati fuori dal tempio, nel corridoio che porta ad
Est, ma gli sforzi di Dwalin e Clughacha (gli unici rimasti in piedi) non
riescono a salvare i fratelli Rru. I mercenari sono infatti quelli più lontani
dalla porta, e vengono lasciati per ultimi; al momento di andare a recuperarli
ci si accorge che i ghoul si sono ripresi dal terrore indotto dal potere di Morin,
e stanno tornando sui loro passi. Dwalin e Clughacha sono costretti a
ritirarsi, e i poveri Basil e Cruni vengono lasciati alla mercé delle voraci
creature.
Confidando
nella loro buona stella e cercando di fare più in fretta possibile, i due
personaggi tuttora abili portano gli amici in uno stanzino facilmente
difendibile, aiutati in questo dal fatto che uno dei ghoul attiva il glifo
messo a protezione della porta e resta carbonizzato nella deflagrazione,
inducendo così i suoi sodali a rinunciare (almeno per ora) ad un inseguimento.
Occorre una mezz’ora abbondante perché Chanadarnya e Kelek siano nuovamente in
grado di muoversi, e lo gnomo si affretta quindi a liberare anche Morin dalla
morsa della paralisi utilizzando uno dei suoi incantesimi curativi. Si decide
di riposare ancora un po’ in loco per rimettersi dalle contusioni e dalla
stanchezza, ma non è passato molto tempo quando sulla soglia dello stanzino
compaiono i ghoul superstiti, evidentemente intenzionati a dare il colpo di
grazia al gruppo. Le creature rimaste sono però solo quattro, e una volta di
più l’aura sacra del paladino le tiene a bada per il tempo sufficiente ad
organizzare una difesa: i non morti vengono poi lasciati entrare ed accolti a
colpi di spada e di martello spirituale.
Dei nemici non rimangono presto che i corpi inanimati, e i Nostri si accingono
a trascorrere ancora un po’ di tempo nello stanzino, in quanto alcuni di loro
giacciono a terra paralizzati e non si riprendono prima di un’ora circa.
Distrutti
i ghoul, è giunto il momento di porre fine anche all’empia esistenza del ghast
(e di trovare i tesori): gli avventurieri tornano al tempio dove hanno di
recente così aspramente combattuto e qui trovano non uno, bensì tre ghast!
Morin riesce a scacciare un singolo mostro, ma i suoi due simili vengono
velocemente fatti a fette dalle furibonde lame dei nostri eroi, che non
concedono quartiere neanche al ghast fuggitivo, una volta che questo ha la
malaugurata idea di farsi vedere di nuovo nel tempio. Un gran silenzio regna
nel sotterraneo dopo la distruzione dell’ultimo avversario, e gli avventurieri
possono così ricomporre le salme dei due fratelli Rru, barbaramente smembrati e
già in parte divorati dalle orrende creature non morte. Il tempio viene
perquisito con cura, e dietro il poderoso trono di pietra che domina l’abside
Fahred trova gli innegabili segni di un passaggio segreto. Con l’aiuto di
Clughacha il trono viene fatto ruotare, e ci s’inoltra così in un breve e basso
corridoio che conduce ad una stanza vuota, nella quale è in agguato un enorme
ragno nero! Frecce e quadrelli fendono l’aria alla volta dell’aracnide, ma
quando questo non dà cenno di volersi muovere nonostante i colpi che l’hanno
raggiunto, il paladino si avvicina per controllare, e si rende conto di avere a
che fare con un’illusione. Tutti sono sollevati dalla notizia, e il sollievo si
tramuta in gaudio quando, nascosto dietro l’immagine del ragno, viene trovato
un forziere pieno di gemme e monete. Ci sono anche alcune frecce magiche ed una
pergamena d’incantesimi (che nessuno è al momento in grado di leggere), e i
Nostri decidono che è quasi giunto il momento di tornare all’accampamento. Per
amore di completezza vengono perquisite ancora un paio di stanze nei pressi del
tempio stesso, ma manca il tempo di controllare l’ultimo corridoio rimasto
inesplorato: lo si esaminerà la prossima volta.
Il
gruppo torna senza incidenti in superficie. Basil e Cruni vengono sepolti non
distante dal tempio sulla collina che sovrasta le rovine, e quindi gli
avventurieri volgono i passi verso l’oasi, dove arrivano senza incidenti dopo
qualche ora di cammino.
I
punti esperienza stavolta sono proprio parecchi, abbastanza da permettere sia a
Kelek che a Clughacha di raggiungere il secondo livello di guerriero. A questo
punto sono quattro i personaggi che hanno bisogno di addestramento (Dwalin non
ha potuto ancora portare a termine il suo perché l’unico guerriero dell’oasi in
grado di insegnargli qualcosa è sparito alcuni giorni or sono), e prevedo
quindi che la prossima sessione ci occuperemo della faccenda.
Ma
chi vivrà vedrà!
IL CIMITERO
†
Geoff,
chierico di qualche empio dio delle oscenità, ucciso da un wight nelle
profondità del Sepolcro. 5 Uktar 1357 DR.
†
Beowulf,
guerriero, ucciso dal veleno di un grosso e brutto ragno nei dintorni del
Pozzo. 9 Uktar 1357 DR.
†
Atgur, Durar e Ferg Rru,
fratelli mercenari, uccisi dagli uomini-serpente nei dintorni del Pozzo.
11 Uktar 1357 DR.
†
Elgo Rru,
mercenario, ucciso dal morso di un serpente presso il Grande Chiostro.
17 Uktar 1357 DR.
†
Basil e Cruni Rru,
mercenari, uccisi (e semidivorati) dai ghoul nell’omonimo tempio. 6 Nightal
1357 DR.