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La mia versione preferita del ghoul: dal manuale di Call of Cthulhu, terza edizione |
Un
riassunto della sessione precedente lo potete trovare qui.
I PROTAGONISTI
Chanadarnya, paladino umano di livello 2°
Fahred, ladro umano di livello 2°
Dwalin, guerriero nano di livello 2°
Kelek, chierico/guerriero gnomo di
livello 2°/1° (PNG)
Morin, sacerdotessa umana di livello
3° (PNG)
Basil Rru, mercenario umano, fratello di
Cruni
Cruni Rru, mercenario umano, fratello di
Basil
Ed
eccoci al terzo resoconto di queste inedite sessioni ravvicinate. Spero
sinceramente di riuscire a ricordarmi tutto: in testa ho un po’ di confusione! L’altra
sera abbiamo finalmente avuto di nuovo con noi Fabrizio, il giocatore di
Dwalin, mentre quello di Kelek, Diego, non è riuscito a partecipare.
La
volta scorsa ci eravamo fermati con gli avventurieri in procinto di fare visita
a Jakar l’Immenso, il “patrono” dell’Oasi di Akkad. Accompagnati da Rhaurgha,
il mago al servizio dell’Immenso, i Nostri entrano nel grande padiglione e
restano esterrefatti nello scoprire che Jakar è un halfling! Fatte uscire le
sue guardie del corpo (due minotauri armati di enormi asce bipenni), Jakar
interroga il gruppo sugli accadimenti degli ultimi giorni: gli viene con
sincerità riferito di Varyndan, il mago malvagio che s’impossessa dei corpi
altrui grazie all’incantesimo di giara
magica, nonché della presenza dell’incantatore all’oasi e del libro d’incantesimi
che gli avventurieri gli hanno sottratto. I nostri eroi dichiarano di essere in
grado di occuparsi della faccenda, e assicurano Jakar di riuscire a sbrigarsela
da soli (anche perché questa storia del mago che salta da un corpo all’altro li
sta facendo diventare piuttosto paranoici... con mio grande divertimento). Dopo
aver concesso a Rhaurgha di dare un’occhiata al libro di Varyndan, il gruppo si
siede a consiglio sotto l’ormai abituale palma e delibera che, al fine
d’impedire al mago malvagio di fare i propri comodi, è necessario distruggere
il granato, che è una componente essenziale dell’incantesimo di giara magica. Dwalin protesta, ma
l’operazione viene condotta a termine con rapida efficienza, e le schegge della
gemma vengono disperse sotto la sabbia o nel lago dell’oasi. Ora bisogna solo
stanare Varyndan e costringerlo ad abbandonare il corpo di cui si è
impossessato!
Nella
speranza che il loro nemico li segua, i Nostri partono la mattina dopo di
buon’ora per il Sepolcro, e si apprestano a tendere un agguato a Varyndan
nell’oscurità del complesso sotterraneo che si trova sotto il Grande Chiostro.
Qui il gruppo aspetta più di un’ora a luci spente, ma anziché l’incantatore
ecco arrivare una piccola pattuglia di uomini-serpente. Gli sventurati vengono
sorpresi e fatti a pezzi, con l’eccezione dell’ultimo, placcato da Fahred ed
interrogato brevemente. Una volta ragionevolmente certi che gli uomini-serpente
non siano stati inviati da Varyndan, gli avventurieri lasciano libero il
prigioniero, che si affretta a tornare da dove era venuto.
Del
mago malvagio non c’è traccia, e così si decide di proseguire l’esplorazione
dell’area di recente scoperta e non ancora del tutto perlustrata. Oltrepassato
il portale oscuro, subendo i soliti effetti nefasti, i nostri eroi salgono la
lunga scala a chiocciola e terminano di esaminare palmo a palmo lo studio nel
quale hanno trovato il libro degli incantesimi. Passano quindi al corridoio che
procede verso Est, e in una stanza lì vicino Fahred si accorge proprio all’ultimo
istante di due figure in agguato nell’ombra: sono ghoul, che non fanno in tempo
a sbucare dal loro nascondiglio che già sono stati volti in fuga dal potere
divino invocato da Kelek e Morin. C’è però un altro pericolo, e molto più
grave: la retroguardia del gruppo viene improvvisamente investita da una
zaffata di fetore insopportabile, quando altri due “ghoul” la assalgono di
sorpresa! Mentre gli avventurieri si rischierano per affrontare la nuova
minaccia (e Dwalin è già a terra paralizzato), Morin avverte tutti quanti che
non di ghoul si tratta, bensì di ghast, creature ancora più pericolose. Della
letalità dei ghast si convincono tutti quando, in men che non si dica, metà del
gruppo è a terra paralizzato o privo di conoscenza. Uno degli avversari viene
abbattuto, ma l’altro si rivela incredibilmente coriaceo, e presto rimangono a
combattere solo Fahred, Cruni e il ghast, ferito ma determinato a papparsi gli
intrusi. In uno scambio di colpi da cardiopalma Fahred riesce infine a vibrare
la stoccata mortale che uccide la creatura non morta, ma è anche rimasto
l’unico in piedi di tutto il gruppo!
Qui
si rivela preziosa la pozione di extraguarigione rinvenuta pochi giorni or
sono, e grazie ad essa (e agli incantesimi dei chierici, una volta che questi
sono tornati in sé), i Nostri sono in grado di tornare zoppicando e barcollando
all’oasi, dove crollano sui loro giacigli e non si muovono fino all’indomani.
Facendo
tesoro della recentissima esperienza, i nostri eroi stabiliscono essere giunto
il momento di addestrarsi per passare di livello, e dedicano una settimana
all’apprendimento di nuove capacità. Durante tale periodo Chanadarnya e Kelek
sono anche in grado di acquistare delle armature di piastre (qualche mercante
troppo prudente aveva delle scorte nascoste, che decide di mettere sul
mercato), ma per fare ciò devono chiedere un prestito a Jakar, il quale è più
che felice di acconsentire (e lo credo, visti i tassi d’interesse che esige!).
La settimana trascorre serena, senza notizie di Varyndan. Giungono invece nuove
della partenza dall’oasi di un paio di avventurieri, evidentemente scoraggiati
dalla loro mancanza di successi, e della scomparsa di almeno cinque altri
colleghi, forse vittime di qualche creatura del Sepolcro.
È
il 2 di Nightal quando i Nostri riprendono la via delle rovine, intenzionati a
portare a termine l’esplorazione intrapresa e più volte interrotta. Scendono
nel sottosuolo presso il Grande Chiostro, raggiungono il portale oscuro e da
qui proseguono fino alla scala a chiocciola e salgono fino al corridoio dove
una settimana prima avevano disperatamente combattuto contro i ghast. Dopo
alcune scaramucce contro un paio di gruppetti di ghoul, ripetutamente scacciati
ma sorprendentemente tenaci, il gruppo trova in una stanza un grande cumulo di
almeno cinquemila monete. Tutti sono così intenti ad ammirare il tesoro che
nessuno si accorge del ritorno dei ghoul di cui sopra, che stavolta sorprendono
i nostri eroi e li impegnano in un combattimento aspro e difficile, al termine
del quale tutti i nemici sono stati spacciati ma in piedi restano i soli Basil
e Fahred. Di nuovo! Stavolta, però, le ferite subite dagli avventurieri non
sono gravi: è stata la fastidiosissima paralisi a stendere quasi tutto il
gruppo. Fahred e Basil aspettano pazienti più di un’ora prima che tutti gli
amici si siano ripresi, e quindi si decide d’intascare le monete. Le quali sono
però esclusivamente d’argento e di rame, e il gran cumulo di metallo varrà sì e
no centosessanta monete d’oro, per un peso di oltre cinquanta chili!
I
nostri eroi non si dimostrano schizzinosi, e si spartiscono equamente il grande
peso (essendo in sette, il carico di ciascuno è tollerabile); l’esplorazione
quindi prosegue nella direzione dalla quale la volta scorsa erano arrivati i
ghast, e in una stanza tuttora impregnata del fetore delle malevole creature
viene trovato un mucchio di armi e di armature a pezzi (ma senz’altro
riparabili). Tutto il salvabile viene salvato, e a questo punto, anche data
l’ora tarda, i Nostri, stracarichi e felici, fanno ritorno senza incidenti
all’Oasi di Akkad.
Il
calcolo dei punti esperienza (che stavolta non sono molti) rivela che Dwalin ne
ha abbastanza per il terzo livello, e ora il nano deve trovare un insegnante
abbastanza in gamba e scucire mille monete d’oro...
IL CIMITERO
†
Geoff,
chierico di qualche empio dio delle oscenità, ucciso da un wight nelle
profondità del Sepolcro. 5 Uktar 1357 DR.
†
Beowulf, guerriero,
ucciso dal veleno di un grosso e brutto ragno nei dintorni del Pozzo.
9 Uktar 1357 DR.
†
Atgur, Durar e Ferg Rru,
fratelli mercenari, uccisi dagli uomini-serpente nei dintorni del Pozzo.
11 Uktar 1357 DR.
†
Elgo Rru,
mercenario, ucciso dal morso di un serpente presso il Grande Chiostro.
17 Uktar 1357 DR.
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