mercoledì 26 febbraio 2014

Deserto di Cenere - sessione 11

E in tutto questo putiferio
Myrkul se la ride...
Un riassunto della sessione precedente lo potete trovare qui.

I PROTAGONISTI
Kelek, chierico/guerriero gnomo di livello 2°/1°
Chanadarnya, paladino umano di livello 2°
Fahred, ladro umano di livello 2°
Dwalin, guerriero nano di livello 2° (PNG)
Morin, sacerdotessa umana di livello 3° (PNG)
Clughacha, guerriero umano di livello 1° (PNG)
Basil Rru, mercenario umano, fratello di Cruni
Cruni Rru, mercenario umano, fratello di Basil

Rimasti all’oasi
Aldor, mago/guerriero elfo di livello 1°/1° (PNG)

Sessione di lutti e di trionfi, questa! Il gruppo ha perso ben due dei suoi, ma è anche riuscito ad assestare un durissimo colpo ai ghoul, espugnando quella parte di Sepolcro che viene giustamente chiamata “Tempio dei ghoul”. Ecco che cosa è successo.
Al loro rientro all’Oasi di Akkad, la volta scorsa, i Nostri si erano affrettati a tornare alle tende per riposare. Qui trovano Kelek, che si prodiga con i suoi poteri curativi per rimettere in sesto il povero Chanadarnya, il più malridotto della compagnia, mentre Fahred decide di trascorrere un paio d’ore alla taverna nella speranza di ricevere qualche informazione utile. Il ladro non apprende alcunché di nuovo sul Sepolcro, ma gli giunge alle orecchie la notizia che uno dei mercanti di Elturel è disposto a comprare pergamene d’incantesimi (purché di livello non inferiore al quarto), pagandole assai profumatamente. E visto che il povero Fahred non ha neanche i soldi per pagarsi l’addestramento al terzo livello, l’idea di qualche guadagno extra gli rallegra senz’altro la serata.

La mattina seguente, al sorgere del sole, il gruppo sta già percorrendo l’ormai familiare sentiero tra i colli a Nord dell’oasi; il tempio in superficie, dove i Nostri erano sbucati durante l’esplorazione del giorno prima, viene raggiunto senza incidenti, anche se Fahred non manca di notare la scomparsa dei resti del ghoul da Dwalin ucciso proprio lì davanti. Una rapida perlustrazione suggerisce che il cadavere potrebbe essere stato portato via da qualche divoratore di carogne, e senza perdere altro tempo i nostri eroi si addentrano nell’edificio (la cui porta segreta avevano lasciato saggiamente socchiusa), e scendono al livello sottostante.
Kelek è dell’opinione che sia meglio controllare il corridoio che si dirama verso Sud-Ovest, ma Chanadarnya e Fahred preferiscono invece affrontare subito i tizi incappucciati del grande tempio sotterraneo scoperto ieri, e questa linea d’azione alla fine prevale. Giunti all’entrata secondaria del tempio, i Nostri si fermano solo per dare il tempo a Morin di tracciare un glifo di guardia sull’uscio (la sacerdotessa utilizza la pergamena d’incantesimi trovata durante una precedente spedizione), e quindi si prova a percorrere la grande navata al fine di avvicinarsi di soppiatto al sestetto di figure intente a pregare presso l’altare. L’idea non è proprio brillante: l’unico che non indossi un’armatura di metallo è Fahred, e, nonostante il loro cantilenare, gli incappucciati (che volgono le spalle alla navata) si accorgono ben presto degli intrusi. Mostrandosi quantomeno rapidi, se non proprio avveduti, i nostri eroi lanciano il loro assalto: Chanadarnya, Fahred e Dwalin attaccano con archi e balestre, Clughacha, seguito dai fratelli Rru, chiude rapidamente le distanze per usare il suo spadone, Kelek lancia frettolosamente una benedizione e Morin legge dalla sua pergamena l’incantesimo di blocca persona, cercando di paralizzare così tre avversari. I quali, però, si rivelano essere tutti ghoul (anzi: uno di loro è un ghast), e la magia utilizzata dalla sacerdotessa va così sprecata. Sorpresa! Pare che nessuno dei giocatori si aspettasse di trovare dei ghoul nel “Tempio dei ghoul”, e il contrattacco delle creature, nessuna delle quali è stata abbattuta dalle armi dei Nostri, lascia metà del gruppo a terra: Fahred e Basil sono sanguinanti e privi di conoscenza, mentre Kelek e Cruni hanno dovuto soccombere al tocco paralizzante dei non morti. La situazione non è allegra.
Morin riesce ad invocare il potere della sua dea e a volgere in fuga i ghoul, ma viene immediatamente messa fuori combattimento dal ghast, che si avventa quindi su Dwalin. Il nano resiste e ottiene soccorso da Clughacha (Chanadarnya è anch’egli al suolo paralizzato), e i due riescono a ridurre l’avversario così a malpartito da indurlo ad abbandonare il combattimento e a cercare salvezza nella fuga. Non c’è però tempo da perdere: i compagni caduti vengono quanto più velocemente possibile trascinati fuori dal tempio, nel corridoio che porta ad Est, ma gli sforzi di Dwalin e Clughacha (gli unici rimasti in piedi) non riescono a salvare i fratelli Rru. I mercenari sono infatti quelli più lontani dalla porta, e vengono lasciati per ultimi; al momento di andare a recuperarli ci si accorge che i ghoul si sono ripresi dal terrore indotto dal potere di Morin, e stanno tornando sui loro passi. Dwalin e Clughacha sono costretti a ritirarsi, e i poveri Basil e Cruni vengono lasciati alla mercé delle voraci creature.

Confidando nella loro buona stella e cercando di fare più in fretta possibile, i due personaggi tuttora abili portano gli amici in uno stanzino facilmente difendibile, aiutati in questo dal fatto che uno dei ghoul attiva il glifo messo a protezione della porta e resta carbonizzato nella deflagrazione, inducendo così i suoi sodali a rinunciare (almeno per ora) ad un inseguimento. Occorre una mezz’ora abbondante perché Chanadarnya e Kelek siano nuovamente in grado di muoversi, e lo gnomo si affretta quindi a liberare anche Morin dalla morsa della paralisi utilizzando uno dei suoi incantesimi curativi. Si decide di riposare ancora un po’ in loco per rimettersi dalle contusioni e dalla stanchezza, ma non è passato molto tempo quando sulla soglia dello stanzino compaiono i ghoul superstiti, evidentemente intenzionati a dare il colpo di grazia al gruppo. Le creature rimaste sono però solo quattro, e una volta di più l’aura sacra del paladino le tiene a bada per il tempo sufficiente ad organizzare una difesa: i non morti vengono poi lasciati entrare ed accolti a colpi di spada e di martello spirituale. Dei nemici non rimangono presto che i corpi inanimati, e i Nostri si accingono a trascorrere ancora un po’ di tempo nello stanzino, in quanto alcuni di loro giacciono a terra paralizzati e non si riprendono prima di un’ora circa.

Distrutti i ghoul, è giunto il momento di porre fine anche all’empia esistenza del ghast (e di trovare i tesori): gli avventurieri tornano al tempio dove hanno di recente così aspramente combattuto e qui trovano non uno, bensì tre ghast! Morin riesce a scacciare un singolo mostro, ma i suoi due simili vengono velocemente fatti a fette dalle furibonde lame dei nostri eroi, che non concedono quartiere neanche al ghast fuggitivo, una volta che questo ha la malaugurata idea di farsi vedere di nuovo nel tempio. Un gran silenzio regna nel sotterraneo dopo la distruzione dell’ultimo avversario, e gli avventurieri possono così ricomporre le salme dei due fratelli Rru, barbaramente smembrati e già in parte divorati dalle orrende creature non morte. Il tempio viene perquisito con cura, e dietro il poderoso trono di pietra che domina l’abside Fahred trova gli innegabili segni di un passaggio segreto. Con l’aiuto di Clughacha il trono viene fatto ruotare, e ci s’inoltra così in un breve e basso corridoio che conduce ad una stanza vuota, nella quale è in agguato un enorme ragno nero! Frecce e quadrelli fendono l’aria alla volta dell’aracnide, ma quando questo non dà cenno di volersi muovere nonostante i colpi che l’hanno raggiunto, il paladino si avvicina per controllare, e si rende conto di avere a che fare con un’illusione. Tutti sono sollevati dalla notizia, e il sollievo si tramuta in gaudio quando, nascosto dietro l’immagine del ragno, viene trovato un forziere pieno di gemme e monete. Ci sono anche alcune frecce magiche ed una pergamena d’incantesimi (che nessuno è al momento in grado di leggere), e i Nostri decidono che è quasi giunto il momento di tornare all’accampamento. Per amore di completezza vengono perquisite ancora un paio di stanze nei pressi del tempio stesso, ma manca il tempo di controllare l’ultimo corridoio rimasto inesplorato: lo si esaminerà la prossima volta.

Il gruppo torna senza incidenti in superficie. Basil e Cruni vengono sepolti non distante dal tempio sulla collina che sovrasta le rovine, e quindi gli avventurieri volgono i passi verso l’oasi, dove arrivano senza incidenti dopo qualche ora di cammino.
I punti esperienza stavolta sono proprio parecchi, abbastanza da permettere sia a Kelek che a Clughacha di raggiungere il secondo livello di guerriero. A questo punto sono quattro i personaggi che hanno bisogno di addestramento (Dwalin non ha potuto ancora portare a termine il suo perché l’unico guerriero dell’oasi in grado di insegnargli qualcosa è sparito alcuni giorni or sono), e prevedo quindi che la prossima sessione ci occuperemo della faccenda.
Ma chi vivrà vedrà!

IL CIMITERO
† Geoff, chierico di qualche empio dio delle oscenità, ucciso da un wight nelle profondità del Sepolcro. 5 Uktar 1357 DR.
† Beowulf, guerriero, ucciso dal veleno di un grosso e brutto ragno nei dintorni del Pozzo. 9 Uktar 1357 DR.
† Atgur, Durar e Ferg Rru, fratelli mercenari, uccisi dagli uomini-serpente nei dintorni del Pozzo. 11 Uktar 1357 DR.
† Elgo Rru, mercenario, ucciso dal morso di un serpente presso il Grande Chiostro. 17 Uktar 1357 DR.
† Basil e Cruni Rru, mercenari, uccisi (e semidivorati) dai ghoul nell’omonimo tempio. 6 Nightal 1357 DR.


2 commenti:

  1. Veramente a scacciare il ghast durante il ritorno al tempio è stati Kelek, Morin non poteva avendo fallito prima volta

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  2. Ma infatti Morin ha potuto scacciare solo uno dei due ghast "nuovi". Se ricordo bene Kelek non ha tirato abbastanza alto con il dado...

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